La ginestra

Fiore del deserto

 

La ginestra è una lirica di Giacomo Leopardi, scritta nel 1836 a Torre del greco presso Napoli nella villa Ferrigni. Il canto si apre e si conclude con la figura simbolica della Ginestra. La pianta, che muore e rinasce sulla devastazione, ha un duplice significato metaforico: sia l’insignificanza degli esseri, nel procedere non finalistico dell’esistenza universale, sia il valore positivo della sopravvivenza. Tra le due immagini del fiore, umiltà e resistenza, si svolge un’ampia riflessione sul confronto tra i tempi lunghissimi dell’evoluzione naturale e i tempi brevi della storia; tra la vastità dell’universo fisico e la marginalità della terra; tra la grandiosità delle energie naturali e la precarietà delle costruzioni umane.

Il progetto teatrale “La ginestra. Fiore del deserto”
Nel lavoro teatrale di Multiversoteatro, il testo della lirica è interpretato nella sua integrità da Michela Embrìaco e Tommaso Lonardi. La voce e il corpo degli attori si fanno strumenti e lavorano insieme alla musica di Corrado Bungaro e alle immagini di Pierluigi Cattani Faggion, in una partitura unica multidimensionale dove il ritmo lega la lirica leopardiana alla musica e al flipbook fotografico realizzato sull’autostrada A4.

I temi del rapporto uomo-natura e del limite sono riportati in chiave simbolica nella contemporaneità, dove il genere umano, con la tecnologia e l’industria, cerca di costruire una specie di natura 2.0, apparentemente più controllabile e meno pericolosa della natura originaria, ma nella quale vive altrettanto precariamente e che è in grado di compromettere la vita dei singoli, delle comunità e, talvolta, della natura stessa.

La ginestra. Paradigma del limite
Lo spettacolo “La ginestra. Fiore del deserto” è prodotto nell'ambito del percorso culturale "Nel limite. La misura del futuro" proposto dal Forum trentino per la pace e i diritti umani attraverso un itinerario di manifestazioni che ne affrontano le diverse sfaccettature, fuori dai luoghi tradizionali e dalle consuetudini.

Con: Michela Embrìaco e Tommaso Lonardi

Regia: Michela Embrìaco
Live electronics, arrangiamenti vocali: Roberta Rigotto
Fotografie e Flipbook: Pierluigi Cattani Faggion

Lo spettacolo è prodotto dal Forum Trentino per la  Pace