Non parlare di me

Monologo per una donna

 

Non Parlare di Me. Monologo per una donna è un "teatro di iniziazione", che nasce da una ricerca storico-antropologica sul divino femminile e il potere creativo, ed è frutto di un lungo viaggio verso una conoscenza che si avvale dell'intuizione, e recupera elementi della sfera emotiva e magica, esclusi dalla cultura patriarcale.

La vicenda si snoda attraverso il confronto di tre generazioni: Eva, la madre, e la nonna materna. La protagonista Eva, alle soglie dei quarant'anni, è una donna fortemente in crisi con i ruoli fino a questo momento assunti. La madre significa per lei la trasmissione di modelli precostituiti, mentre la nonna rappresenta la voce interiore che la incoraggia a non rinnegare la propria identità. Lo spettacolo porta in scena le tappe evolutive che la protagonista affronta nel suo cammino di crescita, attraverso il quale vince paure e resistenze ataviche, per accedere a un mondo dove i ricordi dell'infanzia si sovrappongono a quelli di un trascorso edenico, in cui la prima Eva, custode del divino femminile e del potere creativo, viene condannata al peccato e al silenzio. Eva dunque, deve risvegliare la propria coscienza: è questa la sua "redenzione".

Con questo spettacolo proponiamo la rappresentazione di un teatro dell'attore, dove gli assoluti protagonisti sono il corpo e la voce, in uno spazio essenziale che evidenzia la forza evocativa dell'interprete.

Non parlare di me è uno spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Ziggurat nel 2005, che dopo la chiusura del Centro è entrato a far parte delle produzioni di MULTIVERSOteatro.

Con: Michela Embrìaco
Regia: Raffaele Macrì
Voce registrata: Graziella Zeni
Drammaturgia: Renata D'Amico
Musiche: Luca Cattani
Fotografie: Pierluigi Cattani Faggion